lunedì 25 maggio 2015

Orientation 4- The final!! (+ cena del 21/05)


Ciao popolo! Come va? Io molto bene!! Anche se ancora mega sotto stress per le ultime verifiche e interrogazioni!! Ma bando alle ciance, oggi sono qui per raccontarvi il quarto e ultimo incontro di Orientation, quindi let’s go!

Sabato scorso (21/05) c’è stato dunque l’ultimo incontro pre-partenza, come il secondo l’abbiamo fatto divisi, quindi ognuno nel proprio centro locale: quindi noi a Ravenna!! Sulle 15:00 ci siamo ritrovati tutti lì, anche questa volta con un sacco di cose buone da mangiare (anzi forse addirittura di più della volta scorsa perché poi finito l’incontro c’era una mini festa con tutti i genitori per salutare i partenti!!), e dopo aver salutatole volontarie e due exchange student, Ilaria e Alberto, abbiamo iniziato le attività!


Attività 1: Ci hanno divisi in coppie, possibilmente con gente che conoscevamo poco, e ci hanno dato cinque minuti per cercare di conoscere quante più cose possibili sull’altra persona. Durante questo tempo però dovevamo stare in piedi e con le punte dei piedi vicine al nostro compagno! Finito il tempo ci siamo confrontati per capire di quali argomenti avevamo parlato, quali quindi ci erano sembrati importanti per capire chi era l’altro. 
Quest’attività serviva dunque sia per farci capire che noi tendiamo a presentarci sempre con gli stessi argomenti, mentre in altre parti del mondo ne usano altri, sia per renderci conto che la nostra posizione rispetto all’altro (in questo caso molto ravvicinata) non è un elemento da poco per la buona riuscita del dialogo: infatti dobbiamo imparare a rispettare gli spazi degli altri, senza però chiuderci troppo nella nostra bolla


Attività 2: Ci siamo risistemati in cerchio e Alberto ci ha dato una pallina chiedendoci di passarcela dicendo sempre il nome della persona a cui la volevamo lanciare. Col passare del tempo poi la difficoltà aumentava in quanto alla prima pallina se ne sono aggiunte altre due, quindi tre in tutto. Ma non era finita qui: infatti i casini sono iniziati quando ci hanno tolto una pallina dicendoci che da quel momento c’era una pallina invisibile!! Progressivamente ci hanno poi tolto anche le altre…in breve tempo abbiamo iniziato a perdere le palline: non ci ricordavamo più chi le aveva o quante ne avevamo, insomma una gran confusione! Alberto ci ha guardati divertito e ci ha rassicurato che era tutto assolutamente normale: questo giochino serve per farci capire l’importanza dell’ascoltare gli altri, sempre e comunque, per evitare di “perderci” qualche cosa.



Attività 3: Ci siamo divisi in tre gruppi e ci hanno dato una missione: scoprire quante più cose possibili su una volontaria. Solo che ciascun gruppo aveva accesso ad una fonte diversa: uno alla sua pagina facebook, un altro poteva parlare con una volontaria sua amica e l’ultimo poteva parlare con la diretta interessata. Noi eravamo nel gruppo che poteva parlare con un’altra volontaria e abbiamo fatto un sacco di domande solo che, spesso, lei non sapeva rispondere. Alla fine del tempo prestabilito ci siamo riuniti e abbiamo confrontato le nozioni raccolte: erano molte e svariate infatti eravamo riusciti a cercare i dati giusti e a porre le giuste domande. Quest’attività serviva a capire che ci sono vari modi per arrivare ad un’informazione, non sempre ci sarà consentito di parlare con chi è personalmente testimone della cosa, dovremo quindi essere abili a reperire l’informazione da altre fonti, scartando però quelle sbagliate e superficiali.


Sopra il disegno originale, sotto quello disegnato!

Attività 4: Ci siamo divisi nuovamente a coppie e ci siamo seduti su delle sedie schiena contro schiena con il nostro compagno: uno dei due aveva un foglio con una serie di forme geometriche e doveva spiegare all’altro com’erano fatte in modo che questo potesse disegnarle. Il problema è che all’inizio quello che disegnava non poteva fare domande, poteva solo ascoltare e sperare di capire. Dopo alcuni minuti anche chi disegnava poteva parlare e fare domande per cercare di fare un disegno migliore: alla fine confrontando i due disegni ci siamo accorti che quello fatto dopo era molto più simile alle figure stampate rispetto al primo fatto senza porre domande! 
Ecco quindi un altro giochino sull’ascolto con però un insegnamento in più: infatti non è solo difficile ascoltare attentamente, ma anche cercare di capire meglio ponendo le giuste domande e spiegare il più accuratamente possibile la situazione che si vuole raccontare agli altri- moltissimi piccoli litigi in famiglia o a scuola solitamente nascono da incomprensioni dovute alla lingua o all’essersi spiegati male!



Attività 5: Questa era un’attività sull’uso dei media e dei Social Network nel corso dell’esperienza: prima abbiamo letto una situazione nella quale a causa di una foto compromettente postata su facebook un ragazzo era stato rimpatriato e poi abbiamo visto un filmato dove un signore ha finto di essere un indovino e un santone e ha fatto diversi incontri di predizione del futuro con svariate persone…peccato che lui fosse solo un bravo studioso, infatti aveva letto e analizzato tutte le informazioni e le foto postate e scritte sul profilo facebook di queste persone! Abbiamo quindi discusso e riflettuto sul significato di queste fonti e ci siamo resi conto di quanto si sappia di noi dai nostri profili sui social e quindi di quanta attenzione dovremo fare quando saremo via, un video, una foto, o anche solo una parola, può compromettere i nostri rapporti con un amico, con la famiglia ospitante o addirittura può rispedirci a casa….quindi meglio non rischiare e pensarci non una, ma due volte prima di pubblicare qualcosa online. 

Attività 6: Ci siamo risistemati in cerchio e i volontari ci hanno posto una domanda molto semplice “Se vi capita qualcosa mentre siete via, se avete bisogno, a chi chiederete aiuto?!”. Bhe’ verrebbe spontaneo dire ai genitori, agli amici, sì, ma quali?! Quelli di qua? Quelli di là? Parlando di questo problema ci hanno mostrato una scheda con il percorso che seguono le informazioni per muoversi all’interno della rete di Intercultura. Ciò ci ha quindi permesso di capire che la famiglia naturale è l’ultimo ente da avvisare: non potranno fare assolutamente nulla per aiutarci e si preoccuperanno un sacco per noi! Quindi?! Quindi se siamo in difficoltà dobbiamo rivolgerci alla famiglia ospitante, o al nostro assistente personale di Intercultura che potranno aiutarci a risolvere il problema oppure potranno metterci in contatto con il centro locale ospitante.


Dopo questa attività ci siamo buttati sul buffet e abbiamo colto l’occasione anche per chiacchierare fra noi, ormai infatti siamo diventati buoni amici, scambiandoci impressioni, preoccupazioni, aspettative! Abbiamo poi parlato un po’ con Ilaria, ci ha raccontato alcuni avvenimenti della sua esperienza in Sud Africa ed è stato davvero molto interessante!! Infine sulle 18:15 hanno incominciato ad arrivare i genitori per festeggiare tutti insieme: li abbiamo accolti e ci siamo seduti tutti insieme davanti ad uno schermo, le volontarie ci hanno mostrato un video di Angelica, una ragazza che ha fatto quest’anno un’esperienza in America (e che io conosco abbastanza bene, siccome fa gli scout nel Ravenna 3!! Lei ha un blog fantastico, fateci un giro!!)…i genitori sono sembrati molto impressionati quando ha parlato in inglese per circa cinque minuti!!

Dopo anche questa preziosa testimonianza ci siamo messi tutti in piedi in cerchio e abbiamo fatto una sorta di cerimonia: con una musica particolarmente adatta che usciva dalle casse del computer ognuno di noi è andato al centro del cerchio ha detto il proprio nome, il luogo dove andrà e la lunghezza della propria esperienza, poi ha ricevuto dalle volontarie un fantastico porta-documenti blu con il logo di AFS-Intercultura e una bandiera italiana da far autografare!!


È stato davvero molto bello e quando me ne sono tornata a casa quella sera, avevo un gran magone, perché sto iniziando a rendermi conto che sta partirò, partirò per davvero!

Ebbene sì, è finito anche l’ultimo incontro pre-partenza, volevo però dire due parole anche sulla cena che abbiamo fatto giovedì scorso, il 21, in pizzeria: infatti non c’eravamo solo noi ragazzi e i nostri genitori ma anche due ragazze che hanno passato l’anno qui in Italia, una olandese e una cinese. È stato veramente fantastico poter parlare con loro (che parlano un italiano quasi perfetto!!) perché abbiamo visto la cosa da un altro punto di vista e ci siamo soffermati su particolari che prima non avevamo considerato! È stata veramente una bella serata e alla fine ognuno è tornato a casa con un po’ di mondo in più addosso…

A presto,
Fennec Curioso

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