lunedì 11 maggio 2015

Orientation 1- AFS week end! (part.2)!

Hello everybody!!
Eccomi qua! Cosa vi avevo detto!?! Che la seconda parte del post sarebbe arrivata a breve brevissimo!!
Quindi vi lascio subito al post...

Allora, dov'eravamo rimasti?! A già al dolce sonno ristoratore....
Scena dal film: "La fabbrica di Cioccolato"
Domenica ci potevamo svegliare quando preferivamo, in un orario compreso tra le 8.30 e le 9.30, potevamo scendere e fare colazione con tutti i dolci che c’erano ed eventualmente caffè o the. Io sono scesa sulle nove, e mi sono fatta una bella tazza di the. Poi mi sono trascinata dalla cucina al tavolo dove c’erano gli altri e mi sono abbuffata allegramente di tutti quei meravigliosi biscotti, biscottini, torte, crostate, ciambelle…e molto altro ancora!! Mi sono sentita come nel libro/film la Fabbrica di Cioccolato quando i bambini sono appena entrati e si guardano attorno estasiati ed esterefatti…è tutto troppo bello per essere vero!! 

 Dopodichè abbiamo avuto una piccola siesta per cominciare a riordinare le nostre cose e a fare gli zaini e poi abbiamo iniziato le attività della giornata…

2) Valori

·      Abbiamo letto individualmente un breve brano, che raccontava la storia di una ragazza Gertrude e delle varie vicende che avvengono quando lei cerca di andare sull’altra sponda del fiume (i ponti sono stati tutti distrutti per una piena) dove c’è il suo fidanzato Uberto. E poi abbiamo discusso a gruppi per cercare di fare una lista, dal migliore al peggiore, dei personaggi che comparivano nella storia. È stata un’attività molto interessante ma anche molto complessa in quanto ciascuno dei personaggi aveva fatto qualcosa di negativo e di profondamente sbagliato, solo che per ognuno di noi, a seconda dei nostri valori personali, il personaggio aveva sbagliato di più o di meno. E mi sono resa conto che se in un gruppo di tre persone che abitano nello stesso paese, che hanno la stessa cultura e tradizione, si hanno valori così diversi, figuriamoci con persone di un altro paese!!

·      Dovevamo scegliere tra una lunga lista di valori quelli che secondo noi erano i cinque più importanti e i cinque meno importanti. Le mie liste erano: più importanti-Aiutare il prossimo, rispettare gli altri e le loro opinioni, Rispettare le leggi, Impegnarsi nel proprio lavoro, Essere religioso; meno importanti- Avere un corpo perfetto, Accumulare più ricchezze possibili, Diventare famosi, Perseguire i propri obiettivi a qualunque costo e fare carriera. Anche in questo caso, quando ci siamo confrontati abbiamo riscontrato risultati molto diversi, addirittura alcuni avevano messo come più importanti, valori che altri avevano messo come assolutamente secondari.

3) Cultura
Tutte le cose che abbiamo visto finora, dai pregiudizi ai valori, si possono raggruppare in quella che è la cultura di un paese, ma che cos’è questa fantomatica cultura?
A questa domanda dei saggi capi tribù africani risponderebbero così: “ Un giorno c’era un vecchio saggio seduto all’ombra di un albero a meditare, ad un certo punto decide di aprire gli occhi e si ritrova davanti qualcosa di grigio ed enorme. È un elefante seduto, ma il vecchio è troppo vicino ad esso per comprendere con precisione di che cosa si tratti, infatti solo quando l’animale si alza e allontanandosi lascia delle impronte dietro di se, il vecchio guardando quelle orme riesce a dire con certezza che quello era proprio un elefante.” 

Cosa significa questo?! Bhe’ vuol dire che finchè vi stiamo vicino, vi stiamo dentro, la cultura è troppo grande e immensa da poter essere capita o individuata tutta nella sua completezza, solo quando ci allontaniamo e distacchiamo da essa ci possiamo rendere conto di come stanno veramente le cose, anche osservando tutte le piccole orme e tracce che questa lascia dietro di se. 
Vi ho riportato questa leggenda perché quando le volontarie ce l’hanno raccontata mi è piaciuta davvero molto, mi sembra infatti che descriva perfettamente cos’è la cultura! In ogni caso, dopo questa breve presentazione dell’argomento, ci hanno detto che noi avremmo riflettuto e ragionato sulla metafora che mette a confronto la cultura con un ICEBERG…infatti di esso vediamo solo 10% e così ad un primo approccio, quando magari andiamo in un Paese solo per una breve vacanza, della cultura di questo captiamo solo una piccolissima parte, unicamente le cose più evidenti ed ecclatanti (ad esempio la lingua, la cucina, l’abbigliamento, l’arte). Tutto quel 90% di cose profonde e autentiche che ti possono far dire di aver realmente conosciuto un Paese però le possiamo vedere solo con un soggiorno più approfondito, solo entrando in contatto vero con le particolarità del posto (ad esempio l’idea del sé, la pulizia, la mobilità sociale, la concezione di peccato e di autorità, l’idea di bellezza e di amore, l’educazione dei figli, la responsabilità, ideali come giustizia/amicizia, ecc.) 




Gli appunti sull'Italia del nostro gruppo.
A questo punto infatti ci siamo divisi in gruppetti e dovevamo scegliere tra una ventina di foto a nostra disposizione le sette che meglio rappresentavano il nostro Stato, includendo sia cose sopra, che sotto il livello dell’acqua nell’iceberg. Non è stato molto semplice, comunque alla fine siamo riusciti a selezionare quelle migliori e poi mi hanno eletta come portavoce per esporre le nostre scelte agli altri. Le discussioni e le riflessioni che sono nate da questo confronto sono state davvero molto belle e profonde e mi hanno coinvolta davvero tanto!! Alla fine di tutto questo abbiamo quindi compilato una “carta iceberg” per la nostra amata Italia, dividendo gli aspetti tra la parte sopra e quella sotto…per riassumere tutto ciò ci hanno poi lasciato una bellissima che scheda, che ho fotografato per voi e metterò qui attorno.

Dopo questa attività erano ormai le 11.30 e quindi ci hanno lasciato una mezzoretta per la merenda e la pausa, ci siamo quindi potuti riposare e svagare un po’ o proseguire la discussione iniziata insieme (come ho fatto io con alcune ragazze…chi mi conosce sa che quando mi infervoro per un argomento, poi non mi fermo tanto facilmente!!). Durante la pausa ci hanno anche chiesto di indossare le magliette di AFS che ci avevano consegnato il giorno precedente, così abbiamo potuto fare le foto appena rientrati dalla siesta, siamo davvero bellini, non trovate!?! 



Ovviamente non poteva mancare un bel salto alla "Hight School Musical"!!
Fatte anche le foto, siamo tornati dentro (eravamo usciti per farle fuori nel prato) e abbiamo rispreso i ragionamenti e le attività sul concetto e sulla concezione di cultura:
·      Hanno fatto uscire dalla stanza tre persone e ci hanno fatti sedere tutti in cerchio. Ci hanno poi chiesto di intavolare una discussione su un argomento a piacere e, nel bel mezzo di questa, hanno fatto entrare, uno alla volta, quelli che erano fuori. Solo che, prima di ognuno di loro, ci veniva data un’indicazione su come accoglierlo: il primo bene, facendolo sentire a proprio agio, chiedendogli il suo parere sull’argomento, spiegando di cosa stavamo parlando; il secondo facendolo parlare, ma poi dando contro e smontando ogni argomentazione che portava avanti e il terzo dovevamo ignorarlo completamente. La prima persona, che era una ragazza molto timida, si è sentita subito parte del gruppo ed è riuscita a parlare e a discutere con gli altri; la seconda, nonostante avesse un carattere più aperto, dopo aver provato un paio di volte a parlare, e dopo essere stata sempre zittita malamente, aveva desistito ed era stata zitta in disparte; l’ultimo invece, dopo aver capito di cosa si stava parlando, ha provato con ogni mezzo (addirittura alzandosi in piedi in mezzo al cerchio) a parlare con noi, che però l’abbiamo ignorato completamente. Morale della favola?! Non sappiamo quale accoglienza riceveremo nel Paese in cui andremo, ma in ogni caso dovremo reagire attivamente facendo di tutto per essere considerati (e non come ha fatto la seconda ragazza, che ha lasciato perdere)! 
·      In una piccola cittadina il sindaco decide di dare uno spazio inutilizzato, vicino al centro commerciale, alla comunità di mussulmani che ormai da anni abita la città, per permettere a loro di costruirvi una moschea. La cosa suscita grandi polemiche e si decide di indire un’assemblea cittadina: ognuno di noi è un personaggio (le volontarie ci hanno distribuito i bigliettini con i ruoli) e deve agire in modo coerente a se stesso durante quest’assemblea che si terrà fra cinque minuti. Abbiamo avuto tempo per prepararci e poi…via libera alla discussione! 
È stato molto divertente e interessante vedere le innumerevoli posizioni che ci potevano essere sull’argomento, la cosa più buffa di tutte però è stato interpretare l’intransigente, ovvero un integralista cattolico, estremamente razzista deciso a rimandare a casa tutti i mussulmani, infatti è un ruolo molto lontano dalla mia idea e dal mio modo di agire. È stato bello mettersi in gioco e fare un ruolo con cui non sono d’accordo! 
Ora era ormai l’una e siamo andati a sistemarci per il pranzo, abbiamo sistemato le borse e poi abbiamo apparecchiato per mangiare: penne al pesto e fragole con panna!! Gnammm!! Mi mancheranno i cibi italiani…troppo troppissimo!!
Comunque, verso le 14.30, dopo le solite chiacchiere dopo i pasti, siamo tornati nella sala comune per le ultime attività di questo fantastico weekend di orientation!!
·      Le volontarie ci hanno chiesto di disegnare delle curve che rappresentassero l’andamento dei nostri rapporti o dei nostri livelli di apprendimento in vari ambienti: a scuola, in famiglia e con amici (e fidanzati)…le mie curve erano tutte piuttosto drastiche, nel senso che nell’ultimo anno ho avuto diversi alti (molto alti) e bassi (estremamente bassi), per questo mi sono subito offerta volontaria per spiegare i mie grafici agli altri.
  
 A questo punto le volontarie ci hanno mostrato un grafico, che è l’andamento classico del nostro soggiorno all’estero…si chiama curva di ADATTAMENTO, ed è più o meno così…

Spiegazione:
Posizione A: decidiamo di iscriverci ad Intercultura, facciamo le selezioni e veniamo presi.
Posizione B: iniziamo a seguire i corsi pre-partenza e a crearci un sacco di aspettative su come sarà la nostra esperienza!! Il grafico sale sempre più in alto e ha il culmine il giorno della partenza!
Posizione C: primo Affaticamento Culturale, le aspettative vengono perlopiù deluse, facciamo fatica con la lingua e ad inserirci nei vari gruppi.
Posizione D: Ambientamento, iniziamo a capire meglio la lingua, iniziamo a fare qualche conoscenza e amicizia, ci sappiamo orientare meglio nelle varie situazioni.
Posizione E: secondo Affaticamento Culturale, ci sentiamo estremamente soli, cominciamo ad sentire la mancanza dei nostri amici e parenti e sentiamo la necessità di avere amicizie più profonde (nel paese in cui ci troviamo) con cui parlare e divertirsi, ci accorgiamo che la lingua ha tante difficoltà e sfumature nascoste e non riusciamo ancora bene a esprimere esattamente quello che volevamo dire.
Posizione F: Adattamento, questo è il punto dell’Integrazione completa, riusciamo ad avere amicizie più profonde e un rapporto più intimo con la famiglia ospitante, la lingua ormai la padroneggiamo abbastanza bene e siamo in grado di comunicare tutti i nostri pensieri e discorsi.
Punto G: il Rientro, è un altro picco basso, in quanto dobbiamo lasciare tutto quello che è la nostra vita lì e tornare a casa, riambientarci in Italia, ricostruire rapporti lasciati a metà e cercare di far capire ai tuoi amici che non sei più la stessa persona che è partita.
Punto H: ci si Riabitua e Reinserisce nel proprio ambiente, si metabolizza totalmente l’esperienza vissuta e se ne fa tesoro, un’esperienza che ti ha cambiato la vita.
Questa curva generale però non è legge, anzi, è solo uno studio statistico, va combinata con quelle che abbiamo disegnato noi sui nostri fogli, infatti ognuno di noi è diverso e per questo reagirà e vivrà la cosa in modo diverso!
·     Le volontarie hanno appeso un grande cartellone con due disegni, una botte e un freezer e ci hanno chiesto:“Quando partirete cosa vorreste mettere nel freezer, e cioè congelare, per ritrovarlo esattamente com’era quando siete partiti? E cosa nella botte, e quindi a fermentare, per trovarlo modificato e cresciuto quando tornerete?!” Noi siamo partiti supercarichi elencando le varie cose, e le volontarie le hanno scritte tutte sui post-it e appiccicate dove noi gli indicavamo….ma… “Bene ragazzi, questo è quello che vorreste congelare e questo quello che vorreste lasciare fermentare….peccato che” stacca tutti i post-it “il freezer e la botte non esistano…anche perché quando tornerete sarete cambiati voi e ringrazierete che le cose non sono rimaste come prima!”





Questa era l’ultima attività che abbiamo fatto, dopo ci siamo salutati, scambiati i numeri e i sogni, le aspettative e le impressioni per quest’uscita e poi abbiamo fatto….tante tantissime chiacchiere!! 
Prima di andare però le volontarie ci hanno consegnato un foglio con le 5 regole fondamentali di Intercultura, cioè quelle cinque cose che sei fatte durante l’esperienza all’estero comportano il rimpatrio immediato! Queste sono:
1.     Non si guida! (nessuno veicolo a motore, né il motorino, né la macchina –neanche se la legge del paese ospitante lo consente-, nemmeno il taglia erba nel giardino di casa).
2.     Non si fa l’autostop!
3.     Non si usano sostanza stupefacenti! (nemmeno se sono legali nel paese ospitante. In questa regola è compreso anche il discorso del bere alcolici: è concesso il consumo di queste bevande solo nei paesi che lo consentono, ma ovviamente è consigliato farlo in modo consapevole e moderato, in pratica non puoi tornare a casa alle 3.00 ubriaco fradicio!!).
4.     Si rispettano le leggi del paese ospitante!
5.     Non si viaggia da soli! (inteso come viaggi lunghi e senza nessun accompagnatore-nemmeno la famiglia ospitante-, possono essere fatte delle eccezioni solo se viene fatta una richiesta con largo anticipo e solo per casi particolari!)
E così alle 18.00, dopo un passaggio datomi da Giulia, una volontaria di Ravenna (che avevo conosciuto durante i colloqui delle selezioni), mi sono trovata a casa, e mi è successo, come sempre quando torno a casa da un viaggio o da un hike (uscita scout), di stupirmi della normalità di tutti i giorni, di come le cose siano sempre le stesse e io sempre diversa

E così si è concluso il week end dell'Orientation!! E quindi anche questo blog,
a prestissimo!!
Fennec Curioso 

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