domenica 6 settembre 2015

News: U.S.A and Italy


Due cose assolutamente opposte ci condizionano ugualmente: l’abitudine e la novità. 
(Jean de La Bruyère)



La novità ha un fascino a cui difficilmente possiamo resistere.
(William Makepeace Thackeray)

Ciao popolo, buon giorno e buona domenica a tutti!!
(Sì, lo so, in Italia è pomeriggio, ma va bhe’)




Come va?! Io alla stragrandissima, anche perché nei week end riesco sempre a riposarmi un sacco! Svegliarsi alle sei è stancante ragazzi, capitemi!!


Anyway, come avete letto dal titolo ci sono alcune interessanti novità sulla mia vita qui, attività che ho iniziato a fare, incontri che ho fatto e avventure che affronterò, quindi…iniziamo subito!!

Ed Sheeran concert!
Oh my god! Ancora non ci credo! Sì, è vero, è così, abbiamo i biglietti!!
Il ventitré settembre, giorno del mio compleanno, andrò a Washington al concerto di Ed Sheeran!! Verranno anche Angelina, host sister di 13 anni, e Jill, host mum, e sarà una figata assurda!!
Quando ho visto le tappe del tuor di Ed su internet, non credevo davvero che avrei davvero avuto il coraggio di chiederlo ai miei e di farmici portare e invece…eccomi qua! Non solo ho avuto la forza di chiederlo (a tutti e quattro i miei genitori, quelli di casa per i soldi e per avere il permesso, e quelli di qua per farmici portare e per aiutarmi a prendere i biglietti online)…ma hanno anche detto sì!! 


E poi la cosa più bella bellissimissia è che, nonostante Ed tenga un concerto lì per due sere di fila, siamo riusciti a trovare buoni posti proprio nello spettacolo del ventitré!! Ancora non ci credo!! Sarà bellissimo! 





E poi così sentirò meno la mancanza di casa, in un giorno così speciale, dove ti solito tutto ti è concesso e non è mai colpa tua, dove i tuoi amici vengono a casa o in pizzeria, per mangiare qualcosa o dire quattro cavolate, dove ti fanno un regalo, per quale si sono messi d’accordo durante intere ricreazioni, bisbigliando ed escludendoti, come una sorta di setta segreta…è il giorno in cui sei nato, in cui ormai diciassette anni fa tua mamma è corsa all’ospedale di Lugo, per poi dover fare lunghe passeggiate nell’attesa di contrazioni che non arrivano mai, perché si stava meglio là dentro, al calduccio senza tutti i pericoli del mondo. È il giorno in cui hai visto per la prima volta la luce, hai sentito l’aria nei polmoni e hai pianto, irreversibilmente e disperatamente, è il giorno in cui il mondo è cambiata la vita di milioni di persone, quelle milioni di persone che incontrerai e che aiuteranno te, come te aiuterai loro.

 

E quindi sono contenta di fare qualcosa di così speciale, per un giorno per me così importante, sicuramente così, tra “Don’t” e “The A team” avrò un po’ meno homesick (= nostalgia, malattia di casa)!







Liaison: chiacchiere e ispezione!
Bhe’ nell’ultimo post vi avevo detto che avevo fretta perché dovevo andare ad un appuntamento con il mio Liaison, cioè il mio tutor qui negli U.S.A. Susie è una signora sui cinquantacinque, coi figli grandi, tante passioni (è sportiva, le piace fare trekking e campeggiare nella natura), e un grande sogno quello che tanti ragazzi da tutto il mondo possano come lei vivere la magica esperienza che offre Intercultura. È per questo che, dopo aver consigliato e supportato i figli che volevano partire, e dopo aver ospitato tanti anni, oggi è liaison e coordinatore della zone di Baltimora.

Tutte queste credenziali all’inizio mi avevano un po’ spaventata. Lei che è stata a contatto con così tante persone, che ha vissuto e seguito così tante esperienze, come vedrà me? Sarò all’altezza delle sue aspettative? Sarò abbastanza brava con la lingua, abbastanza sveglia per lei?

Poi però appena sono uscita di casa e ho chiuso la porta dietro di me, appena siamo rimaste solo io e lei, ho capito che non è certo qui per giudicarmi o per aspettarsi qualcosa da me. È un’amica, una consigliera, un’aiutante, la vecchina saggia delle fiabe, lo scudiero nell’epica cavalleresca, è qui per capire se ho bisogno di lei e come sta andando la mia esperienza.

Ho quindi lasciato da parte l’imbarazzo e la preoccupazione e ho iniziato a parlare. E a quel punto, chi mi conosce lo sa, è fatta, non mi fermo più. Ho parlato della scuola, dei prof, delle materie, delle attività interessanti che stavamo facendo, degli amici, del ballo della scuola, della mia famiglia, delle mie sorelle, del barbecue, ho parlato dell’Italia, del teatro, ho parlato delle differenze tra i due sistemi scolastici, ho parlato….ho parlato, e basta.

Susie è stata quindi molto contenta di vedere che le cose vanno alla grande e anzi mi ha anche fatto i complimenti per la lingua (non è possibile!!), e ha poi chiesto, una volta tornati a casa, di vedere la mai stanza, il mio bagno e i luoghi dove posso studiare o passare il tempo. È una sorta di ispezione obbligatoria che devono fare per vedere se sono sistemata bene.
Siccome me lo aveva già accennato avevo sistemato la mai camera, messo tutto in ordine e le ho descritto e presentato le varie parti della casa, come amo fare in Italia con quella che ormai da cinque anni è la “casa nuova”. In quel momento mi sono sentita veramente a casa, veramente parte di quella famiglia, veramente dalla loro parte…volevo che lei capisse quanto mi trovo bene qui, quanto sono buoni e simpatici tutti loro, quanto è fantastica la mia vita! E evidentemente l’ha capito perché durante il giro non faceva altro che dire “Quanto è bello, che forza, very cool!!” e poi “Vedo che ti sei sistemata bene, vedo che vai d’accordo con la famiglia, hai praticamente un appartamento qua sotto!!”…insomma quando l’abbiamo salutata ed è uscita dalla porta di casa, io e Jill ci siamo guardate e abbiamo sorriso. È fatta!, sono parte di questa famiglia, appartengo a questa casa e abbiamo anche superato l’ispezione…insieme!

Free Time-
Da quando è iniziata la scuola non ho più tanto tempo per riposarmi e per far nulla, e quel poco che ho di solito lo passo attaccata al computer in camera mia, perché solitamente è dopo cena, e il resto della famiglia o a compiti, o legge o guarda la tv, o lavora, comunque ognuno ha da fare e si ritira nelle proprie stanze.

Venerdì però, avendo il pomeriggio libero, perché il sabato non si va a scuola, ho deciso di provare a fare un po’ di cose nuove e diverse dal solito. Quindi sono salita di sopra e ho chiacchierato un po’ con le mie sorelle ospitanti, ho sfogliato con Angelina un libro per imparare l’italiano e abbiamo giocato insieme con quello. 

Poi lei mi ha consigliato un libro, è il primo di una serie, dono tipo cinque, e non è molto difficile da leggere quindi…sono partita, e chi mi conosce sa he quando amo un libro inizio e non mi fermo finché non l’ho finito. Ovviamente per mangiare, andare a scuola, fare i compiti e fare le attività familiari, mi fermo, ma queste sono cose che proprio non posso evitare, sono una sorta di pacchetto vitale, necessario alla sopravvivenza dell’adolescente medio. In ogni caso è davvero una storia molto avvincente e appena ho finito questo, mi butterò sugli altri libri della serie!!

Dopodiché Malia mi ha proposto di giocare con lei ai videogiochi, quindi andando contro tutte le aspettative, sono scesa giù con lei nel salottino davanti a camera mia, e abbiamo giocato con l’xbox per un’oretta! Mi sono davvero divertita, era tipo un gioco avventuroso e c’erano diversi livelli, in uno dovevi scendere una ripida on un gommone, evitando gli scogli e prendendo le monete, in un altro eri dentro una sala di vetro in fondo al mare e dei pesci ogni tanto creavano delle crepe e tu dovevi sistemarle, un altro ancora consisteva nell’accumulare più bolle d’aria possibile all’interno di una navicella spaziale…insomma è stato davvero forte!!




Infine dopo cena, mi sono finalmente decisa di ad andare in fondo al basement, prima del garage, dove c’è una parete piena di chitarre…sì, hanno appeso sei o sette chitarre alla parete per non farle rovinare o scordare. Le ho osservate per un po’ e poi ho preso un’acustica della marca takamina, solitamente una marca molto buona, e l’ho portata in camera (ovviamente la mia famiglia ospitante era tipo dal primo giorno, quando sono arrivata, che mi ripeteva che potevo prenderle quando volevo!) e…era accordata! Che sollievo, non sono molto brava né con l’accordatore online né tanto meno ad orecchio, quindi trovarla già a posto è stato davvero molto piacevole. Ho quindi iniziato a strimpellare qualche accordo, residuo di ciò che mi ricordavo delle canzoni dei saggi o delle canzoni che ho scritto con l’elly (Eleonora, mia sorella italiana) negli anni passati….quanto mi era mancata la musica! Quella senza prerogative, né aspettative, quella tanto per, quella senza impegno, la musica come espressione di ciò che sei e ciò che vorresti essere.


Club…manca poco!

Non so quanti di voi lo sappiano, ma in America, dopo scuola, oltre agli sport vari che si possono praticare, ci sono i Club. I Club sono gruppi di studenti con una passione comune che decidono di riunirsi una o più volte a settimana per portare avanti questa passione insieme. Ogni Club ha poi almeno un coordinatore adulto che aiuta e segue i ragazzi nelle attività. Sono in pratica tutte quelle attività che in Italia dobbiamo andare a cercare (e a pagare) fuori da scuola e che ci permettono di portare avanti le nostre passioni e i nostri interessi.

Di Club ce ne sono davvero tantissimi, alcuni li ho già citati nell’ultimo post, altri li potete trovare anche sul sito della mia scuola! 

In ogni caso, tutto questo serviva per dire che….questa settimana iniziano le iscrizioni! Quindi potremo decidere a quali partecipare semplicemente scrivendo il nostro nome accanto al poster coi Club nella Cafeteria…non vedo l’ora! Io probabilmente farò teatro, volontariato, scrittura, forse andrò anche nel Club che si occupa di ambiente e di eco-sostenibilità, ma ancora non so.
Comunque sono molto carica perché so che nei Club incontrerò persone con le mie stesse passioni e quindi avrò l’opportunità di farmi più amici e conoscere più gente!!




Oltre alle novità americane, volevo condividere con voi anche alcune cose che hanno fatto i miei genitori e parenti vari in Italia, perché mi sembrano cose interessanti e divertenti! Perciò, facciamo un salto a sbirciare cosa fanno gli altri al di là dell’Oceano….

Skype…hello!

In questi giorni ho sentito varie volte amici e parenti su Skype, bhe’ ovviamente non è la stessa cosa che vederli di persona, ma ci arriva molto vicino. È utile, veloce e gratuito è davvero fantastico per le relazioni e le chiamate. Lo scrivo solo per chi dovrà partire e si sentirà dire dai volontari “niente facebook, niente whatsapp, niente chiamate….solo email e qualche volta skype!”. Io vi dico, hanno ragione! I social network bisogna cercare di usarli il meno possibile, perché ti allontanano dalla tua vita americana proiettandoti in un limbo, verso un’Italia che è lontana e una vita che ora non è più la tua. Invece attraverso le mail e skype, senza però abusarne, riesci a comunicare periodicamente e con un appuntamento più o meno costante con la tua famiglia natale e con i tuoi amici. Quindi secondo me questi sono i metodi migliori per restare in contatto senza togliere nulla all’esperienza che sto vivendo all’estero!




Expo…un esplosione di mondi, paesi e culture!

 
Mentre io andavo a scuola, leggevo, giocavo con l’xbox e suonavo la chitarra, la mia famiglia, accompagnati dai miei cugini, sono andati all’Expo a Milano. 





L’Expo, tutti voi italiani sapete cos’è perché è da settembre scorso che i prof e le pubblicità ci martellano con ‘sto Expo, è un’esposizione di vaste proporzioni, e in particolare queste è un’esposizione mondiale che si verifica periodicamente ogni volta in un paese diverso, e nella quale ogni paese può mostrare le proprie peculiarità e particolarità per farsi conoscere dalle persone di tutto il mondo. 

Bhe’ io purtroppo, per ovvi motivi, non sono potuta andare, quindi non vi posso raccontare com’è, ma mi hanno detto che è davvero bella, anche solo come esperienza perché ti trovi a contatto con milioni di persone e milioni di culture!


 


 


 


 

 










Grazie per aver letto fino in fondo anche questo post,
A presto,

Fennec Curioso

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