domenica 6 dicembre 2015

USA Blog 8# New York: relatives, hauted house, Manhattan!





La vera famiglia non è fatta solo di legami di sangue...è fatta di quelle persone che farebbero di tutto per renderti felice!



 

Hello everyone! How are you?! I’m great!
Anyway, lo so, lo so, è passato più di un mese dall’ultima volta che ho scritto e ho un sacco di cose da raccontarvi!! Proverò a riassumere tutto in un paio di post, ma non vi prometto niente perché non ho mai tempo/voglia!

Quindi senza ulteriori indugi iniziamo da dove ci siamo lasciati…cosa ho fatto i week end del 9/10/11 ottobre?!

 



Venerdì appena usciti da scuola ci siamo catapultati in macchina (i bagagli li avevamo già fatti la sera prima) e siamo partiti alla volta della periferia di New York dove vivono i parenti del mio host dad, precisamente i suoi genitori e una delle due sorelle, con il marito e i figli.







Dopo un lungo viaggio, durante il quale ci siamo anche fermati per la cena in un autogrill (che, come tutte le cose qui i America d’altronde, era enorme!), siamo finalmente arrivati alla casa della sorella del mio host dad verso le 9.30/10.00 di sera.




Qui abbiamo incontrato tutta la famiglia, mezzi addormentati, perché erano spaparanzati su divani/letti a guardare la tv o a giocare col computer fino a cinque secondi prima, li abbiamo salutati e abbiamo fatto un po’di conversazione.
 Io ero tipo stanchissima (alzarsi alle 6.00 tutti i giorni per andare a scuola, parlare sempre in inglese e fare cinque/sei ore di macchina, alla fine da’ i suoi frutti!) quindi dopo un’oretta di chiacchiere sono andata a letto con le mie host sisters.
 

Ci avevano sistemato per la notte nella camera del cugino più piccolo (che ha 15 anni, uno in più di Malia), piena di libri e di riferimenti all’Italia (lui infatti studia italiano a scuola, ed è tipo fissato con l’Italia! Però ovviamente si vergognava a parlare con me) e con tre letti, uno per ciascuna! Quindi dopo aver sfogliato un po’ le pagine dei libri di Hunger Games e di Percy Jackson che popolavano la sua libreria, abbiamo spento le luci e…riposo dolce riposo! 


 

Mi sono svegliata con dolce odore che saliva dalla cucina e…magari! Luce e passi delle mie host sisters (che ovviamente cercavano di non fare tanto rumore) sono ciò che mi ha svegliato! Comunque sono scesa giù e dopo poco dad e Angelina sono rientrati con i bagels, una specie di ciambella/pane che si mangia con il burro o un formaggio morbido (tipo mascarpone) e ce ne sono di vari tipi (normale, con l’uovo, con semini di sesamo e simili, con cacao, farina integrale, con la cannella, ecc.)!! 


 


Io ne ho assaggiato un con i semini e uno con l’uovo, mi ha ricordato le colazioni tedesche e…mi è piaciuto un sacco!!






*Il bagel è una pasta lievitata, a forma di grosso anello, bollita brevemente in acqua e poi cotta al forno. È un pane che si utilizza in tutti i paesi dove esiste una comunità ebraica aschenazita.
Ce ne sono di vari tipi, per tutti i gusti!



 

 Dopo colazione la mattinata è trascorsa tranquilla tra compiti, computer, video game coi cugini e chiamate su whatsapp con amici e parenti italiani.
Sulle undici e mezza ci siamo preparati e vestiti per bene per andare a trovare i nonni! Prima però siamo passati da una pizzeria a prendere qualcosa per pranzo. 



I nonni sono molto simpatici e gentili, mi hanno fatto un paio di domande e poi si sono lanciati sui nipotini e hanno iniziato con la solita tiritera che a questo punto so che vale per tutti i nonni del mondo: “Ciao tesoro! Ma fatti vedere! Come sei cresciuta/o!! Stai diventando proprio una bella signorina/ometto!! E a scuola?! (domanda retorica) Ecco sì, lo sapevo! Vai benissimo, brava/o brva/o! E canti pure!? (suoni, fai uno sport, questa parte varia) Come sono fortunata/o che bei nipotini, che bravi!”

Tornando invece a parlare delle cose importanti (I’m just kidding), la pizza è in assoluto una delle più buone che io abbia mangiato in America fin’ora. Probabilmente è perché è più vicina a New York, dove sono arrivati inizialmente gli italiani immigrati qui nel secolo scorso. In ogni caso era davvero buona e tra lei (la pizza), i nonni, e i sorrisi stampati su tutti i volti, mi sono sentita davvero a casa!

Il pomeriggio l’abbiamo quindi passato lì tra chiacchiere e giochi ne cortile, poi siamo tornati nella casa dei cugini poco prima di cena.

Qui abbiamo deciso i piani per la serata: mentre i miei host parents andavano ad una festa di dei loro amici con Anthony, noi andavamo coi cugini e gli zii in una haunted house.

 
*Una houted house (= casa stregata o infestata) è un'abitazione che è ritenuta coinvolta in presunti eventi soprannaturali  o fenomeni paranormali. Nella tradizione popolare una casa stregata può essere infestata da fantsasmi, poltergeist o entità malevole come i demoni.



Le case stregate sono spesso ritenute abitate da spiriti di trapassati che si presume fossero precedenti abitanti o avessero una qualche familiarità con la proprietà. La presunta attività soprannaturale all'interno di queste case viene associata principalmente a eventi violenti o tragici che sarebbero avvenuti al loro interno, come omicidi, morti accidentali o suicidi, nel passato recente o remoto.

Il concetto di houted house è stato poi reso commerciale agli inizi del 1915 e con l'arrivo degli anni settanta le houted house si sono diffuse in tutti gli Stati Uniti a partire da città come Louisville, in Kentucky e Cincinnati, in Ohio.





Dopo una veloce cena con le mie sorelle (ancora pizza!!) siamo quindi andate alla volta di questa casa stregata! 










 

















Appena arrivati lì, dopo aver comprato i biglietti, ci siamo messi in fila per entrare e mentre c’erano orde di bambini spaventati noi, come la maggior parte degli adulti e dei teenager presenti, scherzavamo e ridevamo tra di noi, prendendo in giro le scenografie, talvolta palesemente finte, dell’esterno della casa. Dopo una lunghissima attesa, per lo meno proiettavano Ghost Buster su un mega schermo per chi volesse guardarlo per ingannare il tempo, un’infermiera zobie è uscita dalla porta, ci ha fatto un sorriso smagliante e ci ha scortato all’interno….

Ed è iniziato il viaggio…all’inzio, pur apprezzando la bravura degli attori e le scenografie molto realistiche, camminavamo divertiti e scettici sul fatto che ci avrebbe spaventato davvero ma poi…

 


Le stanza si sono fatte più cupe e il sangue più rosso e vivo, 









.....gabbie di matti popolavano i corridoi, 











mostri e scheletri spuntavano fuori da tutte le parti, 











 

infermiere zombie dissezionavano cadaveri su grandi tavoli, pagliacci inquietanti ti rincorrevano per scalette mobili che sembravano rompersi e farti cadere giù, rumori sinistri provenivano da stanze buie nelle quali dovevi strisciare per entrare, tra strani materiali che sembravano ragnatele…



 



...insomma è stata davvero un’esperienza terrificante!!












Tornando a casa non abbiamo fatto altro che parlare di questo o quel personaggio che avevamo visto o di quanto fosse realistica quella stanza o di quanto poco ci avesse fatto paura (ovviamente)!

Dopo altre chiacchiere e giochi siamo andati a letto, anche la giornata di sabato si era conclusa.

 

Domenica mattina, dopo altri bagels per colazione, è stata ancora più tranquilla della precedente, abbiamo giocato con Tobi, il cagnolino bianco dei cugini, fatto le valigie, aiutato Angelina a fare il suo progetto di geografia (un volantino che invitasse le persone ad andare ad abitare nell’Antica Grecia), ascoltato con Malia alcune band rock che siamo poi andati a vedere dal vivo a Novembre. 



 


È così arrivato il pranzo, fatto tutti insieme, con genitori, fratelli, zii e cugini, in un daily restaurant ebraico…il cibo era tutto delizioso!!








 


Abbiamo poi salutato tutti e siamo saliti in macchina, pronti per tornare a casa.
Prima però di definire conclusa anche quest’avventura i miei host parents mi hanno fatto un piccolo regalo: passare attraverso Manhattan! 
Lo so, lo so, eravamo in macchina e ero mezza addormentata, ma è stato fighissimo lo stesso! Ho visto l’Empire State Bulding, il Memorial Museum (quello costruito dopo l’undici settembre), altri palazzi e negozi ovunque e, in lontananza, piccola piccola, the Statue of Liberty che si ergeva in tutta la sua magnificenza!!





Empire State Building

Meravigliosa entrate dell'Empire State







Bhe’ come vedete è stato un tranquillo viaggio familiare, ricco però di momenti unici ed emozionanti!!

Per ora è tutto,
a presto (spero),

Fennec Curioso

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