domenica 29 marzo 2015

The story so far-Il sogno


Jeremy Irons

Fabio Volo

Luis Sepulveda






Paulo Coelho

Jeremy Irons



Ciao a tutti!
Cosa vi avevo detto?! Visto che ho mantenuto la promessa?! Ecco a voi l'ultimo post sulle selezioni di Intercultura. Come ho già detto l'ultima volta, questi post li ho abbozzati tempo fa, a fine febbraio, un po' partendo dal mio diario, un po' con robe mie, quindi i riferimenti temporali che ci sono, sopratutto alla fine,  vanno collegati a circa un mese fa...
Colgo inoltre l'occasione per scusarmi di nuovo per questo luuungo periodo di silenzio, ma...sono stata un bel po' incasinata!!

Quindi...dove eravamo rimasti?! Ah già....

E così ero idonea. Che bella parola, me la sono ripetuta tra me e me per un po', gustandone il sapore. Ora iniziava però la parte più difficile, ora dovevo inviare la mia domanda al concorso, il mio fascicolo, che doveva convincerli a prendere me e non altri ragazzi. Fosse facile! Come cavolo si fa?! Come faccio a sapere cosa vogliono?!
Risposta: non lo so. Non lo posso sapere. E allora?! Allora farò (come recita il motto dei lupetti) del mio meglio. Mi impegnerò, rischierò, ci metterò tutta me stessa: ogni giorno, ogni esperienza, ogni sorriso della mia vita.


Dunque è così iniziata la maratona o le due settimane d'inferno, come le ho soprannominate io, infatti abbiamo iniziato (i miei genitori ed io) la compilazione del fascicolo, la corsa folle da medici e professori per avere i permessi necessari, le ricreazioni passate a fare la fila in segreteria per poi ricevere solo poche e scarse informazioni, le nottate passate a rifinire gli ultimi testi, a riguardare le ultime foto, a cercare e poi scattare (sì, tra tutte quelle che avevo, non ne abbiamo trovata nessuna decente) la foto giusta per la copertina del fascicolo- quella che ti presenta e che da' una prima impressione di te-....insomma è stata dura. Ma alla fine, con l'aiuto dei miei genitori, dei miei amici, delle volontarie dell'associazione, ce l'abbiamo fatta!
Alla fine era venuto fuori il mio piccolo capolavoro. Quando l'ho guardato, la sera prima della consegna, lì, sulla scrivania, mi sono sentita orgogliosa, ma al contempo triste. Perché era una mia creatura, un mio figlio, una parte di me, un po' come gli Horcrux di Voldemort, o i personaggi delle storie che mi invento. E non poteva andarsene via così, dopo tutto quello che avevo passato per compilarlo, dopo tutto quello che mi aveva dato e tolto...insomma consegnarlo alle volontarie è stato un po' come nei film americani quando i genitori guardano in lacrime il figlio salire sulla macchina e partire per il college, per il futuro.
Il 9 dicembre perciò era già tutto finito: fascicolo online inviato e fascicolo cartaceo completato (con anche le ultime cose, che puoi stampare e firmare solo dopo l'invio di quello online!).
E ora?! Ora...niente! Mi sono guardata in torno sconcertata e mi sono resa conto che era finita. Ora non potevo più fare nulla, avevo dato il mille per mille a quel fascicolo e ora non potevo far altro che aspettare...aspettare...aspettare!!! Da quel maledettissimo 10 dicembre, non mi è rimasto più nulla, se non aspettare...un lungo, corroborante silenzio che sembrava non finire più.



Diciamo che tra quel giorno funesto e la prossima tappa interessante e degna di nota del mio percorso di Inercultura ne è passata di acqua sotto i ponti!! Infatti c'è stato Natale, poi Capodanno, poi nel mezzo mi sono fidanzata, e poi entro San Valentino ho fatto in tempo a tornare singol di nuovo, insomma i soliti casini di una normalissima adolescente...
E intanto il silenzio continuava, cercavo di non pensarci, di farmi prendere da amici, uscite, verifiche, feste ma...alla fine, la sera, quando ero sola e dovevo dormire nel letto, per quanto ci provassi e mi impegnassi, non restava più niente tra me e il mio pensiero fisso, che tornava strafottente ed arrogante, come se fosse lui il capo della mai mente e come se non stesse tormentando le notti di un'adolescente innocente....

Alla fine, verso fine gennaio, un pomeriggio, né più né meno importante degli altri, è arrivata...Una mail! L'ho aperta in fretta, con quell'euforia mista a preoccupazione, con terrore di sapere e al contempo il desiderio irresistibile di farlo...un po' come alla consegna delle verifiche di latino...hai paura che il voto non sia sufficiente, ma non puoi fare a meno di voltare il foglio e guardare, alla fine,...così ho scoperto che avevo passato una primissima fase di scrematura, ero nei 2000 che la commissione di Colle Val d'Elsa avrebbe esaminato e tra cui avrebbe scelto i 1300 a cui assegnare una borsa di studio.
Mi sono afflosciata come un palloncino bucato, come dopo aver scoperto che il voto è 6-. Una vittoria a metà che ti lascia quel po' di amaro in bocca...certo, lo so che se non passavo quella il mio percorso finiva lì, però non so, forse la scuola mi prendeva troppo in quel periodo, forse ero preoccupata che non mi prendessero poi...bho, non lo so, so solo che quell'ultimo mesetto di attesa è stato molto peggio dopo quella mail...

Ma alla fine, alla fine sono stata ripagata per tutto, in un solo singolo secondo, tutto. Tutti gli errori che avevo fatto, e dei quali mi ero pentita, tutte le persone che mi avevano infastidita o presa in giro. Ce l'avevo fatta, valevo anch'io qualcosa, ero utile ed importante, proprio come ognuno di noi....bhe' volete sapere quando l'ho saputo!? È stato giusto qualche giorno fa, infatti sto ancora aspettando la lettera ufficiale (ma non potevo più aspettare a scrivere, non riuscivo più a tenermi tutto questo dentro...questa rabbia, questa angoscia e poi quest'immensa ed improvvisa gioia irruente e totalizzante), ho solo visto i risultati online, il 20 febbraio, mentre stavo facendo un lavoro di gruppo per filosofia (che, come al solito, ci siamo ridotti a fare all'ultimo minuto!!), e mio babbo mi ha chiamata di sopra perché non riusciva ad accedere al mio account sul sito di Intercultura, allora gli ho dato gli estremi e sono tonata giù dai miei compagni. Ero talmente presa e impegnata che non ho provato assolutamente nulla quando papà mi aveva detto che era arrivata la mail coi risultati, era un problema che in quel momento non potevo affrontare....poi però, mentre ero attorno al computer per scrivere le ultime cose, sulle sei e mezza, i miei sono entrati in camera mia, euforici e.....a pensarci mi faccio ridere e mi compatisco da sola!! Mi sono messa a strillare e a saltare per tutta la stanza, con le lacrime che mi scendevano giù senza sapere nemmeno io bene il perché. Quando ho recuperato il controllo sulle mie gambe e sulle mie lacrime, e quando il mio battito cardiaco e il mio respiro sono tornati nella norma (almeno nella norma per uno che aveva appena fatto il giro del mondo a piedi!!), ho abbracciato i miei e li ho ringraziati, per la fantastica possibilità che mi avevano dato e per l'appoggio che mi avevano dimostrato, anche se non sempre totale, nel realizzare questo mio sogno.
Dopodiché mi sono resa conto che c'erano ancora i miei compagni di classe lì, che mi guardavano sbigottiti senza capirci più niente!! A quel punto sono scoppiata a ridere, li ho abbracciati e ho spiegato loro cos'era successo e, dopo essersi -come da copione- congratulati con me, ci siamo rimessi al lavoro....però io non stavo più al computer a scrivere perché avevo ancora gli occhi velati e appannati e le mani che tremavano....

E ora vi lascio con un estratto dalla lettera in inglese che ho mandato per presentarmi nel fascicolo (tralasciando il mio inglese), perché mi sembra che calzi a pennello, che descriva perfettamente come mi sento, allora, come oggi...le stesse identiche emozioni!! Solo raddoppiate, triplicate, no, ma che dico, quintuplicate!! Perché ora so che è vero, che non è solo un sogno, solo un altro dei miei viaggi mentali o delle mie storie inventate...è Reale. Tangibile. Concreto.




I can't believe that this is really happening to me! Since I was a child I've always wanted to trip, see other countries and met new people. So, when my parents told me about the AFS program I didn't hesitate a moment: I immediately went online to apply for it. And when I've known that I passed my competence exam I just couldn't believe it! It was like a dream came true! And now, every night when I'm in my bed, I imagine how this fantastic experience could be. In fact, even if I love my life here- I've an extraordinary family and some very special friends-, I want some more: I want to explore new countries, learn other languages, meet a lot of people, understand cultures that are really different from mine,....I want to found my place in the world (I need to know what I really want and who I am)!”*

E quindi nulla, grazie per aver ascoltato le mie deliranti elucubrazioni e perdonatemi se, a volte, non hanno troppo senso o sono troppo sincere o troppo romanzate (mi dispiace, romanzare una storia...è un vizio che difficilmente riuscirete a togliermi), ma avevo bisogno di dirlo a qualcuno,e, come ho già detto, l'unico qualcuno che ho trovato in grado di capirmi, è il mondo.

Goodnight world,
Fennec Curioso












*“Non posso credere che questo stia realmente capitando a me! Da quando ero piccola ho sempre voluto viaggiare, vedere altri Stati e incontrare nuove persone. Quindi, quando i miei genitori mi hanno parlato del programma di AFS Intercultura non ho esitato un momento: sono andata immediatamente online ad iscrivermi. E quando ho saputo che avevo superato il mio esame di idoneità non potevo crederci! É stato come un sogno diventato realtà! E ora, ogni notte, quando sono nel mio letto, mi immagino come possa essere quest'esperienza fantastica. Infatti, anche se amo la mia vita qui-ho una famiglia straordinaria e molti amici veramente speciali-, vorrei qualcosa di più: vorrei esplorare nuovi Stati, imparare altre lingue, incontrare un sacco di persone, comprendere culture che sono molto diverse dalla mia,...voglio trovare il mio posto nel mondo (Ho bisogno di capire cosa voglio e chi sono realmente)!”

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